Palpitazioni, sudorazione, capogiri. Sono solo alcuni dei sintomi di ansia e attacchi di panico. Ecco come affrontarli
Ansia e attacchi di panico colpiscono sempre più persone nel mondo. In Italia tra il 2 e il 4% della popolazione adulta ne soffre. Di questi, il 70% sono donne. Noi donne, infatti, siamo più vulnerabili allo stress. E sentiamo continuamente il peso della responsabilità di essere contemporaneamente una buona professionista, una buona madre, una brava moglie o compagna, un aiuto per i genitori che stanno invecchiando.
Quali sono le manifestazioni dell’ansia?
L’ansia può essere funzionale alla nostra sopravvivenza, perché si attiva per segnalare possibili pericoli. Diventa patologica quando è immotivata, scatenata da pericoli non reali. E quando questa ansia immotivata si presenta per almeno sei mesi di seguito.
I sintomi dell’ansia sono moltissimi e coinvolgono la sfera emotiva, cognitiva, fisica e comportamentale.
L’ansia si manifesta con una paura generalizzata, irrequietezza, preoccupazione, difficoltà a dormire e sensazione di pericolo imminente.
Le forme d’ansia sono diverse e comprendono:
- fobia, una paura eccessiva o irragionevole di un oggetto, di un luogo, di una situazione, un animale;
- disturbo d’ansia generalizzato, una preoccupazione eccessiva e costante per varie situazioni;
- disturbo da stress post-traumatico, un condizione che porta a rivivere continuamente un evento traumatico accaduto in passato.
Quali sono i sintomi degli attacchi di panico?
Il disturbo di panico, che definisce gli attacchi di panico, è una crisi di ansia acuta. Si manifesta quindi con sintomi simili all’ansia, ma vissuti in maniera più intensa e per attimi brevi (di solito da 5 a 20 minuti).
I sintomi tipici di un attacco di panico sono:
- palpitazioni, tachicardia;
- sudorazione;
- nausea o disturbi addominali;
- dolore al petto;
- tremori e vertigini;
- sensazione di soffocamento.
A questi sintomi si accompagna spesso la paura di impazzire e di morire. A volte, gli attacchi di panico sono così intensi da dare la sensazione di essere colpiti da un attacco di cuore.
Il numero degli attacchi di panico varia da persona a persona: alcuni possono averne uno o due ogni mese; altre, diversi a settimana.
Come affrontare e gestire ansia e attacchi di panico?
Per quanto possa essere paralizzante avere un attacco di panico, bisogna, in questa successione:
- cercare di mantenere la calma;
- respirare profondamente;
- allontanarsi subito dal contesto in cui l’attacco è esploso;
- trovare uno spazio tranquillo, areato e comodo dove sistemarsi;
- una volta comodi, respirare, in modo da normalizzare il battito cardiaco;
- cercare l’aiuto di una persona cara o individuare qualcuno che ci possa stare vicino fino a quando non ritroveremo il nostro equilibrio.
Ansia e attacchi di panico, quali sono le terapie?
Superato il momento critico dell’attacco di panico, la cosa migliore da fare è chiedere immediatamente aiuto al medico. La terapia è molto più efficace se iniziata appena i disturbi si presentano. La cura, che consiste principalmente nella psicoterapia cognitivo comportamentale e nell’uso dei farmaci, serve a ridurre il numero di attacchi e di alleviare la gravità dei sintomi.
Si è dimostrato molto utile, inoltre, affiancare alle terapie l’attività fisica aerobica come, ad esempio, corsa, cyclette e nuoto, almeno tre volte alla settimana.
Se non curati, ansia e attacchi di panico possono portare all’isolamento sociale e aumentare il rischio di sviluppare altri disturbi come, ad esempio, l’agorafobia (paura degli spazi aperti).
Sapevi che ci sono malattie che causano disturbi simili?
È importante sapere che vi sono malattie che causano disturbi sintomi simili a quelli dell’ansia e del panico, come ad esempio:
- anemia;
- diabete scarsamente tenuto sotto controllo;
- prolasso della valvola mitrale, una delle quattro valvole presenti all’interno del cuore;
- tireotossicosi, situazione in cui grandi quantità di ormoni tiroidei sono rilasciati nel flusso sanguigno provocando tachicardia, sudorazione, tremori e ansia;
- sindrome di Zollinger-Ellison, condizione che provoca una sovrapproduzione di insulina e una diminuzione della concentrazione di zucchero nel sangue (ipoglicemia).
Redazione VediamociChiara
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Ansia e attacchi di panico colpiscono sempre più persone nel mondo. In Italia tra il 2 e il 4% della popolazione adulta ne soffre. Ne soffrono soprattutto le donne, più vulnerabili allo stress. I sintomi tipici sono: palpitazioni, sudorazione, dolore la petto, nausea o disturbi addominali, tremori e vertigini, sensazione di soffocamento. Per gestire l’ansia e gli attacchi di panico, bisogna cercare di mantenere la calma, respirare profondamente, allontanarsi subito dal contesto in cui l’attacco è esploso, trovare uno spazio tranquillo e cercare aiuto. La terapia, che consiste principalmente nella psicoterapia cognitivo comportamentale e nell’uso dei farmaci, serve a ridurre il numero di attacchi e di alleviare la gravità dei sintomi. È importante, inoltre, sapere che vi sono malattie che causano disturbi sintomi simili a quelli dell’ansia e del panico
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grazie per questo vostro articolo, utilissio!