sabato, 27 Luglio 2024
VediamociChiara-Logo estivo

Il Miglior Microbiota Femminile Contro le Infezioni Vaginali

Scarica il podcast dell'articolo

Il miglior microbiota femminile

Esiste un microbiota femminile che ci aiuta contro le infezioni vaginali?

Come scrive l’autore del libro Contengo moltitudini:

“Siamo fatti per il 99 per cento di batteri e per un 1 per cento scarso di noi stessi*.

Ogni occasione allora è buona per imparare a conoscerli meglio, questi batteri, visto che nella stragrande maggioranza dei casi sono nostri amici. Alleati, forse è più adatto. E per le donne lo sono soprattutto quelli della flora batterica vaginale: se sono quelli giusti infatti, le infezioni vaginali stanno alla larga!

I batteri ci aiutano a digerire il cibo… Ma non solo!

Producono vitamine e sali minerali carenti nella nostra dieta, degradano tossine e le sostanze chimiche per noi pericolose. Ma soprattutto ci proteggono dalle malattie. Come? Togliendo letteralmente spazio ai microrganismi patogeni. Batteri ne troviamo nell’intestino, come è noto, ma anche nella pelle, nella bocca e nella flora batterica vaginale (microbiota vaginale). E anche li, come farebbero dei veri amici, tengono alla larga chi vuole importunare la nostra salute intima.

Ma chi sono questi alleati?

Più la nostra flora batterica sta bene (eubiosi), meglio è per la nostra salute. È infatti questo il nostro miglior sistema protettivo contro infezioni dovute a batteri, virus o funghi. In caso contrario c’è la disbiosi, che è una brutta notizia.

I batteri sono ovunque, con un microbiota diverso per le diverse parti del corpo:

  • La pelle, ad esempio, è il regno di Propionibacterium, Corynebacterium e
    Staphylococcus
  • Bacteroides invecevivono nell’intestino
  • Lo Streptococcuslo troviamo nella bocca
  • La vagina invece è il regno dei Lactobacillus

Ma i lattobacilli non sono tutti uguali…

Il microbiota vaginale a dominanza Lactobacillus crispatus è la colonna portante del sistema di difesa vaginale. Ed è per questa ragione che il Lactobacillus crispatus riceve il maggior consenso dal mondo scientifico: risulta infatti essere quello che più di altri garantisce dal rischio di infezioni ginecologiche. In particolare quelle dovute a:

  • Batteri (Chlamydia, Gardnerella, Mycoplasma)
  • Protozoi (Trichomonas)
  • Funghi (Candida)
  • Virus (HPV (Papillomavirus), Herpes)

Una protezione naturale quindi, ideale per contrastare il proliferarsi di microrganismi patogeni anche grazie alla produzione di acido lattico, che porta il pH ai suoi valori fisiologici, 3,5/4,5. E già solo questo compito costituisce una potente barriera a difesa della salute intima.

Per un nuovo approccio terapeutico

È lecito allora chiedersi: Che succede se c’è una carenza di Lactobacillus crispatus? Oggi sappiamo che saper “leggere” il microbiota consente di intercettare i fattori di rischio di diverse malattie: dall’HPV all’infertilità, dalla vulvovaginite atrofica al parto pre-termine. Qualcosa come “Dimmi che microbiota hai e ti dirò… di quali malattie potresti soffrire”. Non è un caso allora che i tipici problemi ginecologici sono stati messi in relazione con il fatto che questo batterio è presente solo nel 25-40% delle donne.

E poi c’è il fatto che il microbiota vaginale muta nell’arco di vita di una donna: con l’avvicinarsi della menopausa (perimenopausa), ad esempio, il microbiota vaginale si modifica e diventa assente proprio di Lattobaccilo crispatus.

E se invece ci fosse prevalenza del Lactobacillus crispatus?

La vulvovaginite atrofica, tipica della menopausa e perimenopausa, si riduce di 25 volte nelle donne con microbiota a dominanza Lactobacillus crispatus. Anche la risposta alla TOS è influenzata dalla presenza di questo lattobacillo: se presenti nel nostro microbiota vaginale le chance di avere una risposta di successo dalla TOS saranno 3 volte superiori.

L’aspetto positivo di questo batterio è talmente importante che, come è stato dimostrato nel 2020 dal gruppo di ricerca della dott.ssa Anita Mitra, in caso di positività all’HPV (Papillomavirus), se il microbiota vaginale è dominato dal Lactobacillus crispatus è più probabile che l’infezione si negativizzi.

E si rivela utile anche a sostegno delle cure antibiotiche e antimicotiche. Sappiamo bene che intervenire con cure antibiotiche o antimicotiche rischia di destabilizzare la mucosa vaginale, dando luogo a recidive di candidosi o vaginiti. Per questo oggi si preferisce intervenire durante o subito dopo il trattamento farmacologico con probiotici a base di lattobacilli, che da soli sono in grado di ristabilire l’equilibrio naturale della flora vaginale.

I lactobacilli Crispatus non sono tutti uguali

I ceppi probiotici di Lactobacillus crispatus sono 4 ed i prodotti in commercio (in Europa) che lo contengono 9. Il ceppo Lactobacillus crispatus M247, disponibile con il nome commerciale di Crispact®, soddisfa tutti i criteri di qualità e di quantità. Rispetto a tutti gli altri infatti:

  • Presenta un numero maggiore di lavori scientifici pubblicati
  • Dimostra peculiari capacità
  • Vanta il maggiore quantitativo di lattobacilli (20 miliardi di UFC, Unità Formanti Colonie)
  • Crispact® inoltre ha dimostrato di poter essere somministrato durante la terapia con metronidazolo o acido borico, caratteristica che lo rende unico fra tutti i lattobacilli e idoneo alla co-somministrazione

Informazioni utili su Crispact®

  • I lactobacilli Crispatus presenti in Crispact, sono vivi e vitali e lo rimangono se conservati a temperatura controllata fra 2° ed 8°C. (fate sempre una verifica nella vostra farmacia di fiducia)
  • Crispact ® si presenta in stick orosolubili
  • Crispact ® è senza glutine e senza lattosio

 

Redazione VediamociChiara
©️ riproduzione riservata

>>> Tra le fonti di questo articolo segnaliamo:


>>> Articoli correlati:

>>> Per un ulteriore approfondimento consulta la nostra sezione interamente dedicata al tema degli “Integratori, nutraceutici e probiotici”.

Credits immagine

Take Home Message – Il miglior microbiota femminile
Come scrive l’autore del libro Contengo moltitudini: “Siamo fatti per il 99 per cento di batteri e per un 1 per cento scarso di noi stessi*. Ogni occasione allora è buona per imparare a conoscerli meglio, visto che nella stragrande maggioranza dei casi sono nostri amici. Alleati forse è più adatto. E per le donne lo sono soprattutto quelli della flora batterica vaginale: se sono quelli giusti infatti, le infezioni vaginali stanno alla larga!

Tempo di lettura perIl miglior microbiota femminile“: 5 minuti

Ultimo aggiornamento: 10 gennaio 2024

Voto medio utenti

Se l’argomento ti interessa iscriviti a VediamociChiara per ricevere ogni mese tutti gli aggiornamenti sulle nostre novità e sui nostri eventi gratuiti

Scopri la convenzione con i farmacisti di RedCare riservata alle iscritte a VediamociChiara

2 Responses

    1. Ciao Tiziana,

      condividiamo il tuo pensiero e sì, la cura alle volte è proprio dentro di noi!
      L’importante è saper ascoltare il proprio corpo e sapere scegliere l’aiuto giusto.

      Continua a seguirci anche sui nostri Social (Instagram, Youtube, Facebook).

      A presto e buon tutto!

      Cristina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 Seguici anche sui nostri nuovi profili social

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors