La Vita è Bella se è… Amara!

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Gusto Amaro

Visto che lo zucchero fa male non ci resta che parlar bene del gusto amaro!

Gusto amaro da scoprire. Sappiamo troppe cose negative sullo zucchero per continuare a mangiarlo come se niente fosse. È giunto il momento di rieducare il nostro palato e di rivalutare l’amaro.

Rieduchiamo il gusto! E cominciamo a scegliere il “gusto amaro”

Se la bilancia è piantata su un peso/cifra che non ci piace, possiamo fare solo una cosa per tornare in forma: rivedere stile di vita e dieta.

Ma questa volta non partiamo con i consigli per la solita sessione di esercizi da fare in casa, all’aperto o in palestra. Spostiamo il focus sul gusto e sulla necessità di rieducarlo al gusto amaro per l’appunto. Questo è il compito che vi proponiamo oggi. Compito più che mai urgente, visto che là fuori, e da un po’, ci sono due temute pandemie:Il gusto amaro

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Un bel problema per l’Homo e la Donna Sapiens (avete mai visto una giraffa o una gazzella obese?)

I “virus” che le scatenano si chiamano:

  • Cattive abitudini alimentari
  • Sedentarietà

E non sono scappati da un misterioso laboratorio e non sono stati portati in giro da un pipistrello assetato di sangue: i virus li mettiamo in circolazione noi ogni volta che mangiamo male e che ci facciamo vincere dalla pigrizia e privilegiamo il gusto dolce, invece del gusto amaro.

Prendiamo l’alimentazione occidentale ad esempio. È caratterizzata da una dieta sbilanciata verso tre gusti:

  • Il dolce
  • Il salato

(dovuti a zucchero e sale, non a caso chiamati i due “Big Killer Bianchi”)

  • E il grasso

Gusto Amaro: concentriamoci sullo zucchero!

Quanto zucchero assumiamo e quanto invece ne dovremmo assumere? Partiamo da qualche numero. Dopo l’India, l’Europa, con 18,6 milioni di tonnellate l’anno di zucchero consumato, è il secondo bacino di consumatori al mondo. Purtroppo non si tratta di un primato salutare.

Gli  zuccheri non sono tutti uguali, ci sono zuccheri e zuccheri, ma secondo la Società italiana di Nutrizione Umana è importante distinguere anche fra i diversi alimenti che contengono zuccheri. Esistono infatti molti cibi che li contengono naturalmente e che apportano anche nutrienti importanti, come vitamine, fibre, sali minerali, proteine. Come ad esempio gli zuccheri presenti nella frutta e nel latte (nella dieta di noi italiani rappresentano circa la metà del totale degli zuccheri che assumiamo). Ma poi ci sono anche alimenti che sono composti prevalentemente da zucchero, per niente utili alla nostra dieta:

  • Dolciumi
  • Caramelle
  • Bevande zuccherate 

C’è un limite da non superare per restare nel “gusto amaro”?

Senza demonizzare lo zucchero, poniamo però dei limiti sensati al suo consumo. Li prendiamo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): i mitici 25 grammi al giorno. È questa la ricetta per tenere sotto controllo il peso (ma anche per scongiurare problemi ai denti…).

Ma quanti sono 25 grammi? Pochi. Pochissimi. Basta guardare qualche esempio qui di seguito.

25 grammi di zucchero sono dentro:

  • 3 cucchiai di marmellata

Oppure in

  • Meno di 1 lattina di Cola

Biodiversità del gusto

Tra sale, grasso e zuccheri ci ritroviamo un gusto in serio pericolo di estinzione, sempre più tarato su un binomio impoverito: Dolce vs Amaro. Impariamo a rieducarlo allora. Visto che le raccomandazioni ad una dieta salutare non bastano, ripartiamo dalla rieducazione del gusto. Se ci abituiamo ad un gusto un po’ più amaro e meno dolce, automaticamente consumeremo anche meno zucchero.

Un buon punto di partenza è quello di rinunciare alla seconda categoria di alimenti vista sopra e a considerarla una golosità occasionale, perfetta per le feste comandate.

Allenare il nostro gusto vuol dire riscoprire i 25 (sic!) diversi sensori per apprezzare le tante sfumature del gusto ‘amaro’. Il problema è che i ricettori dell’amaro non li usiamo da troppo tempo e si sono ‘atrofizzati”. Riaccendiamoli allora. Come? Iniziando a mangiare delle cose un po’ più amare: verdure ad esempio. In questo modo otteniamo anche un altro vantaggio: mangiare verdure come cicoria, broccoli, misticanza, radici, vuol dire anche assicurarsi una generosa dose di flavonoidi, polifenoli e antiossidanti protettivi nei confronti dei tumori e delle malattie cardio-metaboliche.

Potremmo imparare dai nostri ragazzi che sono più esposti di noi ai cibi “etnici” (rabarbaro, zenzero, che va alla grande nelle centrifughe), con profili molto più amari e speziati di quelli della dieta occidentale.

P.S. Cercate una scusa per rendere la vostra vita più amara? Forse l’esercizio più semplice è proprio quello di cominciare dal caffè (o dalla tisana). Il prossimo gustatevelo senza zucchero oppure, per iniziare, usando solo la metà della solita dose. La nostra Malù ha impiegato circa 6 mesi, ma ora beve tutto senza zucchero (caffé, the, latte e cappuccino 🙂

Redazione VediamociChiara ©️ riproduzione riservata

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Visto che lo zucchero fa male non ci resta che parlar bene dell’amaro! Sappiamo troppe cose negative sullo zucchero per continuare a mangiarlo come se niente fosse. È giunto il momento di rieducare il nostro palato e di rivalutare l’amaro

Tempo di lettura: 5 minuti

Ultimo aggiornamento: 20 novembre 2024

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