sabato, 27 Luglio 2024
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La Contraccezione ha Cambiato la Sessualità. E non solo…

La contraccezione ha cambiato la sessualità

L’appuntamento con la maternità si è spostato e oggi per alcune donne un figlio non è più la priorità. Ma come ovviare a quell’assordante ticchettio?

Nel corso del tempo la contraccezione è cambiata. Senza andare troppo lontano (nell’antico Egitto si usava lo sterco di coccodrillo…) basti pensare all’ingresso della pillola anticoncezionale nella vita delle donne italiane. A lei si guarda ogni volta che si parla di rivoluzione sessuale femminile, quella mitica degli anni ’70. Che ha visto in prima linea milioni di donne rivendicare nelle piazze (non solo d’Italia) la loro parte di piacere. Svincolato, per la prima volta, dall’obbligo della procreazione.

Negli ultimi anni l’attenzione sembra essersi spostata sugli aspetti legati alla fertilità

Per ragioni che conosciamo fin troppo bene l’età media di una donna italiana alla nascita del primo figlio è di 30,7 anni (28,3 quella di una donna francese, Fonte: Eurostat, 2016). Questo ha portato non pochi problemi, ansia compresa. Perché non ci vuole uno studio scientifico e una fonte altisonante per capire che è sicuramente più facile rimanere incinta a 20 anni che a 40… E quindi sì, anche la fertilità è cambiata.

La contraccezione ha cambiato la sessualità – Quello strano ticchettio…

A rendere ansiogena l’idea di una ipotetica gravidanza è uno strano ticchettio. Un rumore di fondo che le nostre mamme (e i nostri papà) non hanno conosciuto. Semplicemente perché prima non c’era. L’idea di “orologio biologico” infatti è nata – guarda caso anche lei – negli anni ’70. E nel corso di questi ultimi decenni è diventata sempre più invadente.

Le dirette interessate sono sempre loro, le donne. E questo anche se la fertilità (e quindi anche il suo problema, l’infertilità) riguarda le donne per il 37,1%, e gli uomini per il 29,3%. E che nella misura del 17,6% li riguarda entrambi (Fonte: ISS – Istituto Superiore Sanità).

Ma oggi che questa è diventata una nuova realtà di fatto, spesso un problema (e ci auguriamo che diventi anche un punto chiave all’ordine del giorno delle politiche economiche, sociali, sanitarie, così come culturali, del nostro Paese), come si può rispondere alle esigenze delle donne che scelgono di diventare mamme ad un’età che una volta era quella in cui si diventava zie, se non addirittura nonne? Come risponde la ricerca scientifica, medica, farmacologica, a questa nuova esigenza: il desiderio di pianificare al meglio una maternità libera da vincoli, costrizioni, scadenze, date?

In altre parole: c’è la possibilità di attutire quell’assordante tic-tac?

La risposta è sì. La ricerca farmaceutica ha messo a punto nuovi prodotti.

Se una donna interrompe la copertura contraccettiva ormonale e decide per una gravidanza, oggi in commercio troverà nuovi integratori alimentari. Capaci di rendere ancora più efficace la reversibilità della contraccezione ormonale e di rendere più serena la gravidanza (la formazione del feto, etc.). Soluzioni in sintonia con i nuovi tempi.

Come? Questi integratori, utili a contrastare gli effetti degli ormoni contenuti nei contraccettivi ormonali, che possono dar luogo a controindicazioni, come l’ipovitaminosi . Ma non solo. Nei nutraceutici sono presenti sostanze utili, come l’Acido Folico (ovvero la Vitamina B9), la cui assunzione viene consigliata alle donne gravide nei primi 3 mesi di gravidanza. Ma di recente i medici hanno iniziato a consigliarlo e prescriverlo anche prima, nel caso in cui ci sia in programma una gravidanza. Questo per fare in modo che il livello dell’acido folico sia quello consigliato già nel primo mese di gravidanza, nella misura di 0,4 mg (e non 0,2 mg) al giorno.

Redazione VediamociChiara
©️ riproduzione riservata

Take Home Message
La contraccezione ha cambiato la sessualità – L’appuntamento con la maternità si è spostato, per alcune donne un figlio non è più una priorità di vita e a differenza di una volta le donne italiane che scelgono di avere un figlio lo fanno, in media, intorno ai 30 anni. Nel caso di contraccettivi ormonali una supplementazione di vitamine (come l’acido folico) e sali minerali, può aiutare i tempi di reversibilità della contraccezione e al contempo assicurare al feto l’ambiente idoneo per un sano e completo sviluppo.

Tempo di lettura: 1 minuto e 10 secondi

Ultimo aggiornamento: 15 marzo 2024

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4 Responses

  1. di questi tempi è di gande aiuto un integratore che attutisce quel ticchettio….. ne parlerà con la mia ginecologa! grazie!!!!

  2. Grazie a te Novella per aver letto l’articolo! : ) Se lo ritieni interessante anche per le tue amiche, ti invitiamo a condividerlo sui canali social. A presto e buon tutto! … Lucilla Redazione VediamociChiara

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