Il dolore vulvare è una condizione ancora poco conosciuta che interessa il 15% delle donne e che ne compromette fortemente la qualità di vita. Ecco cosa è esattamente e quali sono le terapie disponibili.
Il dolore vulvare interessa la regione dei genitali esterni della donna, chiamata appunto vulva. Può durare mesi o anni, essere costante o intermittente, spontaneo o provocato dai rapporti sessuali o da altri fattori. Può insorgere nelle diverse età della vita, dall’infanzia alla post menopausa ed interessare tutti i genitali esterni, allora si parla di vulvodinia, essere localizzato solo al vestibolo vaginale, cioè all’entrata della vagina, oppure solo al clitoride. Ma può essere presente anche in più aree. La vulva può non apparire infiammata o gonfia, anzi, nella maggior parte dei casi ha un aspetto normale.
Quali sono le origini del dolore vulvare?
Il dolore vulvare ha origine da un’alterazione su base infiammatoria delle terminazioni nervose a livello dei genitali esterni, la quale porta a una contrazione dei muscoli della zona genitale (pavimento pelvico), che può generare a sua volta dolore e che può impedire alla donna di avere rapporti sessuali o di svolgere altre attività.
Tra i fattori che possono contribuire al suo sviluppo ricordiamo: parto con lacerazioni, lesioni o irritazioni ai nervi che circondano la regione vulvare, infezioni uro-genitali, allergie o ipersensibilità della pelle, sbalzi ormonali.
Il dolore vulvare ha gravi ripercussioni sulla salute fisica ed emotiva.
Chi ne soffre ha difficoltà ad avere una normale vita sessuale, ma anche a svolgere le attività di tutti i giorni come camminare, stare seduta o fare alcuni sport.
Eppure viene spesso trascurato o banalizzato dagli stessi medici.
Ciò porta a un pesante ritardo terapeutico, un fatto tanto più grave se si pensa che la diagnosi precoce è indispensabile per evitare il cronicizzarsi dei disturbi. Il dolore vulvare, invece, merita grande attenzione diagnostica e terapeutica.
Quali sono i rimedi per il dolore vulvare?
La terapia del dolore vulvare può avvalersi sia di farmaci sia di terapie fisiche, come l’elettrostimolazione, o riabilitative, come la riabilitazione del pavimento pelvico.
Alcune sostanze, come l’acido alfa-lipoico, possono essere utili nel contrastare alcuni processi che partecipano all’amplificazione del dolore.
L’acido alfa-lipoico è indicato come supplemento da utilizzare in prima linea nel dolore neuropatico dalle ultime raccomandazioni della Mayo Clinic. Il dolore neuropatico è una sensazione dolorosa cronica che deriva da un’iper-stimolazione delle fibre nervose. L’acido alfa-lipoico agisce inibendo la produzione da parte dei mastociti del fattore di proliferazione delle fibre del dolore.
A queste terapie devono essere affiancate alcune misure igienico-comportamentali.
L’igiene intima deve essere effettuata con saponi delicati, evitando di lavare o strofinare i genitali troppo spesso. È bene utilizzare biancheria intima di cotone e non colorata.
>>> Tra le fonti di questo articolo segnaliamo: Fondazione Graziottin e Pharmastar
Redazione VediamociChiara
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Take Home Message
Il dolore vulvare è una condizione che interessa il 15% delle donne e che ne compromette fortemente la qualità di vita. La terapia può avvalersi sia di farmaci sia di terapie fisiche o riabilitative. Tra le terapie farmacologiche vi sono gli antidepressivi triciclici come l’amitriptilina. Alcune sostanze, come l’acido alfa-lipoico, possono essere utili nel contrastare alcuni processi che partecipano all’amplificazione del dolore.
Tempo di lettura: 4 minuti
2 risposte
Grazie a te Miriam per averci letto
: )
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Buon tutto!
ne soffro da qualche anno, sono contenta se ne parli, grazie per questo vostro articolo