Quale significato hanno i nostri sogni?
La nuova rubrica dedicata ai sogni a cura della dott.ssa Patrizia Pezzella
“ Il sogno è il teatro dove il sognatore è allo stesso tempo sia la scena, l’attore, il suggeritore, il direttore di scena, il manager, l’autore, il pubblico e il critico”. (C. G. Jung)
Il sogno è molto democratico, appartiene ad ogni persona e a tutti si concede senza nessuna distinzione né di sesso, né di età, né opera differenze culturali, economiche, o sociali. E’ bene ricordare che tutti sogniamo, alcune persone ricordano moltissimo i propri sogni, altre pensano di non sognare affatto poiché al risveglio non ne hanno nessun ricordo.
Il sogno può contenere qualunque immagine: vi sono sogni che al risveglio appaiono molto reali, altri sono vaghi. Vi sono sogni pieni di immagini gioiose, altri comprendono emozioni spaventose.
Il potere magico del sogno
Da millenni il sogno e i suoi contenuti da interpretare hanno affascinato le menti di tutti i popoli del passato che attribuivano poteri magici all’attività onirica del sognatore. Per la prima volta nella storia, nel 1900, Sigmund Freud iniziò su una base scientifica ad elaborare la sua teoria sui sogni e la loro interpretazione.
Per Freud i sogni rappresentano “la via regia per accedere e comprendere l’inconscio”, e cioè il sogno manifesta i nostri desideri e le nostre paure inconsce più profonde che sono ben nascosti durante la vita vigile, poiché sono istinti aggressivi e sessuali che la coscienza tende a rifiutare.
Sandor Ferenczi, allievo preferito di Freud, seguendo le orme del maestro, attribuisce al sogno il tentativo di offrire una soluzione psichica ad un evento traumatico di qualunque natura, non solo reale ma anche solo immaginato nella testa del sognatore.
Tra simboli e archetipi
Alla teoria pulsionale di Freud (Traumdeutung – L’interpretazione dei sogni) si è affiancata la teoria di Carl Gustav Jung. Secondo la teoria junghiana, i temi del sogno sono legati non solo alla esperienza personale del sognatore ma ad aspetti universali dell’inconscio collettivo che si manifesta attraverso simboli e archetipi. Il sogno rappresenta un prodotto importante della attività psichica ed è comune a tutti gli uomini di ogni tempo passato, presente e futuro.
Nel panorama delle teorie sui sogni, un posto importante è occupato da D. Winnicott, pediatra e psicoanalista americano, che attribuiva al sogno una funzione affettiva calmante e di mediazione tra sentimenti diversi.
Studi più recenti, grazie anche alle moderne tecniche di indagine diagnostica (TAC e risonanza magnetica), hanno rilevato durante la fase REM del sonno coincidente alla fase di sogno, la funzione di consolidamento della memoria, l’esercizio della attività di problem solving e la possibilità di condensazione delle esperienze del soggetto.
Facciamo un po’ di ordine
Il sogno facilita la funzione biologica del sonno permettendo il risanamento fisico del corpo e contemporaneamente opera come un risanamento della psiche. Il sogno compie l’operazione di mettere ordine mentale nel caos degli stimoli e delle emozioni che il cervello e l’amigdala ricevono durante l’attività vigile e cosciente, al pari di un intervento di pulizia dell’hard disk del nostro computer.
L’ipotesi neurofisiologica propone la spiegazione che attraverso il sogno la mente rigeneratasi è pronta per un nuovo giorno e un nuovo “sogno”.
“ Il sognatore rovista nei suoi vecchi sogni…cercandovi una scintilla….” (F.D. Dostoevskij)
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Dott.ssa Patrizia Pezzella Psicologa, psicoterapeuta, perfezionata in Sessuologia clinica per Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata
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I sogni della domenica – La nuova rubrica dedicata ai sogni a cura della nostra psico sessuologa, la dott.ssa Patrizia Pezzella.
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