sabato, 27 Luglio 2024
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Disfunzione Erettile – Che cosa è?

Disfunzione erettile. Che cosa è? - VediamociChiaraLa disfunzione erettile (DE) può essere costante o ricorrente, e portare all’inabilità ad ottenere o mantenere una erezione adeguata per una soddisfacente attività sessuale.

Ma quanto è diffusa tra gli uomini? Esistono valide terapie?

Cosa ci dicono i recenti studi

Recenti osservazioni epidemiologiche indicano che nei paesi occidentali il 52% degli uomini, di età compresa tra i 40 ed i 70 anni, presenti un certo grado di disfunzione erettile (17% lieve, 25% moderata e 10% completa). In uno studio italiano è stato riscontrato che negli uomini sotto i 40 un tasso di prevalenza di disfunzione erettile addirittura del 26%.

Una proiezione su scala mondiale calcola che nel 2025 saranno 322 milioni gli uomini oltre i 40 anni affetti da disfunzione erettile. Si stima che in Italia questa affezione riguardi circa 3 milioni di uomini.

La classificazione della disfunzione erettile

Si suddivide in, lieve, moderata e grave, viene eseguita attraverso la somministrazione di un questionario validato a livello internazionale, l’International index of erectile function (HIEF-5), in cui al paziente viene chiesto di rispondere a domande, ad ognuna delle quali corrisponde un punteggio, sulle caratteristiche della sua erezione (ottenimento, mantenimento, grado di piacere e frequenza dei rapporti). Il punteggio finale permette di classificare il grado di DE.

L’incidenza della DE aumenta con l’età, è una condizione ingravescente, ancora oggi largamente non diagnosticata e non trattata che incide negativamente nella vita di un uomo (da non confondere con l’eiaculazione precoce), portando a sensazioni di evirazione, isolamento e depressione, con compromissione talvolta definitiva di relazioni in atto ed impossibilità ad avviare nuove relazioni.

Quali sono le sue cause e come si sviluppa

L’erezione è un fenomeno molto complesso che coinvolge il Sistema endocrino, il sistema nervoso centrale e periferico e il sistema vascolare, sia sul versante arterioso che su quello venoso. È importante sottolineare che l’insorgenza di una DE può essere la spia di una patologia sistemica che porti ad una stenosi (restringimento) delle arteriole, quale il diabete mellito, o una dislipidemia (aumento del contenuto dei grassi nel sangue); talvolta infatti la DE può precedere di 2 o 3 anni una grave malattia cardiovascolare ( infarto del miocardioictus cerebrale). 

Possiamo dividere le cause della DE in due gruppi: cause non organiche e cause organiche.
Tra le cause non organiche troviamo l’ansia da prestazione (o da insuccesso), la depressione reattiva, e cause relazionali che raggruppiamo sotto il termine di cause “psicogene”.

Tra le cause organiche troviamo tutte quelle patologie che possono occludere i vasi arteriosi

Parliamo di quella ”sindrome metabolica”, così frequente nei paesi occidentali e dell’ipertensione arteriosa; a questo dobbiamo aggiungere le abitudini di vita errate come la sedentarietà, il fumo di sigaretta, lo stress, che spesso sono la causa e comunque in un secondo tempo alimentano la sindrome metabolica creando in tal modo un circolo vizioso.

Tra le altre cause organiche ricordiamo le disendocrinie, particolarmente l’ipogonadismo (diminuzione della concentrazione del  testosterone, l’ormone sessuale maschile per eccellenza) o l’aumento della prolattina; malattie neurologiche, lesioni del midollo spinale, psicosi, depressione grave, patologie intrinseche del pene (induratio penis plastica, traumi, incurvamenti congeniti); assunzione di farmaci (alcuni antiipertensivi, antidepressivi triciclici, neurolettici); interventi chirurgici sul piccolo bacino come ad es la prostatectomia radicale per carcinoma prostatico ed interventi sull’intestino (colon o ileo).

Depressione e ansia possono provocare una disfunzione erettile, che a sua volta causa una diminuzione dell’autostima dell’uomo, che a sua volta può peggiorare la depressione e la stessa DE.

La diagnosi

Occorre permettere che una DE va affrontata quando i sintomi (difficoltà nell’ottenimento e nel mantenimento dell’erezione nella maggior parte dei rapporti), siano presenti da almeno 3 mesi, a meno che il paziente non sia stato sottoposto ad intervento chirurgico, particolarmente se a livello del piccolo bacino o se si sia verificato un trauma genitale.

La diagnosi della DE comprende lo studio della abitudini di vita del paziente, l’assunzione di farmaci, presenza di patologie croniche, interventi chirurgici pregressi, problematiche relazionali, natura della DE, epoca e situazione di insorgenza (completa o parziale, saltuaria o costante, se riguarda l’ottenimento o il mantenimento dell’erezione). Devono essere richiesti gli esami ematochimici generali con particolare riguardo per la glicemia e l’assetto lipidico e i dosaggi di prolattina e testosterone.

Gli strumenti diagnostici

La diagnostica strumentale comprende:

  • La monitorizzazione delle erezioni peniene notturne, esame con cui si valuta l’attività erettile durante il sonno. Con tale metodica è possibile discriminare i deficit erettili organici da quelli psicogeni (infatti il paziente non può avere coscienza della sua erezione poiché sta dormendo);
  • L’ecocolor Doppler penieno dinamico, eseguito in erezione, indotta con farmaci vasoattivi iniettati nel pene. Con questo esame, di fondamentale importanza, si studia la dinamica vascolare del pene, sia sul versante arterioso che su quello venoso;
  • La valutazione della sensibilità cutanea del pene attraverso la risposta a stimoli termici e vibratori (Genyto Sensory Analyzer); la cavernosometria, esame riservato a casi selezionati, con cui siamo in grado di quantificare una mancata tenuta delle vene del pene.


La terapia della DE può essere medica o chirurgica

Esiste una terapia per ogni tipo di disfunzione erettile, ma di certo occorre modificare, nel caso siano presenti, le errate abitudini di vita, quali la sedentarietà, il fumo, lo stress, la cattiva alimentazione.
Si verifica spesso che la sola rimozione di queste abitudini migliori sensibilmente l’attività erettile. Occorre chiaramente anche cessare l’assunzione di droghe o l’abuso di alcol. Devono essere ovviamente curate patologie quali il diabete, l’ipertensione e l’ipercolesterolemia.
Spesso però tutto questo non basta a risolvere il problema e sovente capita di non essere in grado di porre una diagnosi certa.

In tutti i casi i farmaci di prima scelta sono gli “inibitori della 5-fosfodiesterasi”

Appartengono a questa classe di presidi terapeutici, in ordine di apparizione sul mercato, i farmaci noti con i nomi commerciali di Viagra, Cialis, Levitra e l’ultimo nato,  Spedra.
Danno degli ottimi risultati, non hanno effetti collaterali importanti e poche controindicazioni assolute, ma soprattutto hanno rivoluzionato la sessualità maschile. È importante in questi casi evitare il fai da te o fare acquisti tramite Internet. Questi farmaci possono essere assunti in terapia continua, in genere a bassi dosaggi, oppure al bisogno, circa un’ora prima del rapporto sessuale.

Nei casi in cui ci siano controindicazioni all’assunzione di questi farmaci o in alcune patologie nelle quali siano inefficaci (ad es traumi del midollo spinale), può essere consigliata la somministrazione di sostanze vasoattive endocavernose tramite farmaco infusione eseguita dal paziente stesso dopo appropriato training.

Nei rari casi in cui sia presente un calo della concentrazione del testosterone, è possibile la somministrazione di tale ormone anche attraverso formulazioni in gel, da applicare sulla cute, sempre dopo attenta valutazione della prostata; oppure nei casi di aumento della prolattina, possono essere somministrati antiprolattinemici.

C’è anche la terapia chirurgica, quando siano inefficaci le terapie mediche

Oquando sia presente una induratio penis plastica, con severa deformazione del pene. La terapia chirurgica più importante è rappresentata dall’impianto di protesi peniene idrauliche o non idrauliche, che permettono la ripresa di una attività sessuale senza dover più ricorrere all’ausilio farmacologico.

È importante sottolineare che nei casi di patogenesi psicogena accertata, va consigliato un counseling psico-sessuologico al quale il paziente andrà indirizzato anche nei casi di patogenesi organica, visto che le due sfere (organica e psicogena) spesso si sovrappongono.

Dott. Massimo Danti
Ginecologo, Urologo e Andrologo

Se hai dubbi chiedi al nostro esperto

-> ASSAI – Associazione Andrologi Italiani

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Take Home Message
La disfunzione erettile è un disturbo molto diffuso che si manifesta più frequentemente con l’aumentare dell’età. Il nostro consiglio, come sempre, è quello di contattare il medico per scoprirne le cause specifiche e per decidere il percorso terapeutico più appropriato, in modo da ritornare subito a godere della propria sessualità.

Tempo di lettura: 15 minuti

Ultimo aggiornamento: 10 aprile 2024

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