I Problemi Intimi iniziano con la Scelta dell’Assorbente, a volte Sbagliata

I problemi Intimi iniziano con la Scelta dell'Assorbente, a volte Sbagliata

Lo sapevi che molti dei problemi intimi femminili dipendono dalle scelte dell’assorbente?

Spesso sono proprio le nostre scelte a causare i problemi intimi femminili più noti e diffusi tra noi donne. La soluzione c’è, parliamone allora.


Le nostre scelte in fatto di salute intima

Bruciore, irritazione, arrossamenti, senso di disagio, perdite vaginali… Inizia tutto da li. Ciascuna donna conosce bene tutti questi disturbi, diffusissimi problemi intimi, riconducibili a due tipologie. Se escludiamo il problema della cistite parliamo di:

  • Vaginiti. Possono essere causati da batteri, funghi, alterazioni del pH vaginale o dei livelli ormonali, etc.
  • Vulvovaginiti. Quando parliamo della contemporanea infiammazione di vulva e vagina

Si dice che noi donne siamo le peggiori nemiche di noi stesse. Di certo questo si rivela vero nel momento in cui scegliamo l’assorbente da “indossare” nei giorni in cui abbiamo le mestruazioni. Chi tra di noi infatti legge gli ingredienti che stanno li dentro con la stessa attenzione che riserva per gli alimenti o per le creme del viso? Quali materiali stiamo scegliendo per la parte più delicata del nostro corpo?

Spesso le cause dei così diffusi problemi intimi dipendono dagli ingredienti che abbiamo scelto di “indossare” – giorno e notte – per circa 4, 5 giorni al mese, per 12 mesi l’anno e per più di 30 anni. Se tutto va bene.

Le cause dei fastidi intimi possono essere tante…

Tra le cause ci sono anche i rapporti sessuali (lo sperma innalza il pH vaginale, barriera naturale che ci protegge contro le infezioni), così come una alimentazione errata (alla Candida ad esempio piace molto lo zucchero, toglierlo dalla dieta eviterebbe di alimentarla). Tra le altre cause ci sono anche:

  • Uso di antibiotici
  • Cambiamenti ormonali, come quelli che si verificano con l’ingresso in menopausa ad esempio
  • Uso di prodotti per l’igiene intima troppo aggressivi che alterano il pH vaginale
  • Uso eccessivo e ingiustificato di lavande vaginali (val la pena ricordare che la vagina è “autopulente”)

Una volta cambiata la dieta, scelto un detergente rispettoso del nostro pH vaginale, che lo ricordiamo è una potentissima barriera di difesa, dovremmo iniziare a prestare una maggiore attenzione anche alla scelta degli assorbenti.

Che tipo di materiale viene usato per gli assorbenti?

Quelli che siamo abituati a vedere – e comprare – al supermercato sono fatti di un materiale sintetico (come il rayon). Dentro sono pieni di quelle polveri che vantano poteri super assorbenti, i cosiddetti SAP (Super Absorbent Powders, “Polveri super assorbenti)”. E di cosa sono fatti questi SAP? Presto detto: i SAP sono sostanze, polimeri, derivati dal petrolio (sic!) che trasformano i liquidi, in questo caso quello delle mestruazioni, in gel.
Fa un po’ impressione detta così, ma è proprio questo quello che succede.

Materiali nuovi. Problemi nuovi

Una volta questo problema non esisteva. Il petrolio c’era, ma non si era ancora infilato in tutte le pieghe della nostra vita. Le mestruazioni venivano gestite (dalle nostre nonne) con materiali naturali, come il cotone, una fibra naturalmente traspirante. Certo il tutto era parecchio più complicato di adesso: all’epoca non c’erano neanche le strisce adesive e le forme anatomiche.

La buona notizia è che oggi possiamo godere di entrambi gli approcci: quello di una volta, per la scelta del materiale principale, le fibre di cotone naturale, e le nuove invenzioni che nel corso degli ultimi decenni hanno facilitato il compito di noi donne alle prese con questo appuntamento fisso mensile, e quindi forme anatomiche, adesivi, formato tascabile, etc.

Perché spesso gli assorbenti creano prurito e fastidio?

Domanda legittima. Parliamo della cosiddetta irritazione da assorbente, che infatti provoca bruciore, prurito e dermatite ed è causata proprio dai materiali sintetici di cui sono composti la maggior parte degli assorbenti.

In generale la pelle del nostro corpo si trova in un equilibrio naturale, che le permette di mantenere alte le sue difese. Quando però si verificano condizioni esterne, che turbano questo equilibrio, possono comparire fastidiosi sintomi. Questo discorso vale ancora di più per la nostra mucosa intima, una zona particolarmente delicata del corpo.

Il contatto prolungato con assorbenti composti da fibre sintetiche (SAP) causa un aumento di temperatura, dell’umidità e un’alterazione del pH della mucosa vaginale. Tutti fattori che creano le condizioni adatte alla proliferazione di batteri, la comparsa di dermatiti, cattivi odori intimi etc.

Infatti, tra le principali cause dell’irritazione da assorbente abbiamo:

  • Traspirabilità inadeguata: può agevolare la proliferazione dei batteri
  • Alterazione del pH della pelle: se il materiale dell’assorbente modifica l’umidità e la temperatura delle zone vaginali e perivaginali il pH fisiologico può alterarsi
  • Scarsa assorbenza: crea un ambiente umido e stimola la proliferazione dei batteri
  • Materiale e forma inadatti: se l’assorbente risulta “ruvido” e la sua forma non si adatta al nostro corpo, si creano le classiche irritazioni da sfregamento

E quindi quali assorbenti scegliere?

La soluzione è un occhio al passato e un altro verso un futuro, più rispettoso, anche dell’ambiente.

Gli assorbenti interamente composti di cotone evitano le alterazioni del pH vaginale e diminuiscono sensibilmente il rischio di proliferazione batterica. Ciò si traduce non solo nella riduzione di infezioni vaginali, come vaginiti e vulvovaginiti, ma anche in una diminuzione di sintomi fastidiosi come cattivo odore, prurito e irritazioni.

Inoltre gli assorbenti in cotone sono decisamente più confortevoli e morbidi di quelli in fibre sintetiche e hanno un’ottima capacità di assorbenza (il cotone assorbe infatti liquidi fino al 30% del suo peso).

Ma attenzione, perché gli assorbenti in cotone non sono tutti uguali.
Quando acquistiamo un assorbente che vanta la presenza del cotone, dobbiamo stare attente a leggere quanto riportato sulla confezione. Molti prodotti, infatti, usano il cotone solo nel rivestimento esterno, per migliorare la sensazione dell’assorbente a contatto con la pelle, ma all’interno optano per fibre sintetiche, vanificando tutti i benefici del rivestimento in termini di traspirabilità.

Gli assorbenti rivoluzionari si chiamano Lady P

Questa linea di assorbenti dalla sua non ha solo le qualità insite nel cotone biologico ma anche il fatto che si tratta di assorbenti:

  • Non tossici
  • Che non alterano il pH vaginale
  • Biodegradabili al 100%
  • Compostabili
  • Realizzati grazie all’ausilio di ginecologi
  • Testati per prevenire qualunque tipo di fastidio intimo

Gli assorbenti Lady P

Gli assorbenti in cotone biodegradabile Lady P sono un’ottima soluzione per evitare la comparsa di irritazioni. Si tratta di assorbenti 100% cotone biodegradabile. Dentro e fuori. Grazie alla loro composizione questi assorbenti offrono massima traspirabilità, sicurezza dell’asciutto e totale ipoallergenicità.

In farmacia (ma anche parafarmacia e nelle farmacie online) si può trovare l’intera gamma, per ogni esigenza:

  • Assorbenti per il giorno con ali
  • Assorbenti per la notte con ali
  • Proteggi slip ripiegati
  • Proteggi slip stesi

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Redazione VediamociChiara ©️ riproduzione riservata

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Molti problemi intimi iniziano con la scelta dell’assorbente, a volte sbagliata. E visto che alle volte sono proprio le nostre scelte a causare i problemi intimi femminili più noti e diffusi tra noi donne, impariamo a scegliere, orientandoci verso assorbenti realizzati in puro cotone, fuori e dentro, senza aggiunta di materiali sintetici, sono questi infatti gli assorbenti in grado di garantire la massima traspirabilità, oltre che la sicurezza dell’asciutto e la totale ipoallergenicità.

Tempo di lettura: 6 minuti

Ultimo aggiornamento: 27 giugno 2024

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