sabato, 27 Luglio 2024
VediamociChiara-Logo estivo

Tracce d’Amore

 

tracce d'amore

Come oggi anche l’ultima volta che ti ho visto cadeva la neve

Ho guardato a lungo dalla finestra la forma delle tue orme che si allontanavano verso la strada perdere lentamente il contorno fino a diventare delle flebili tracce e poi sparire completamente.

Per la prima volta in vita mia ho maledetto quella neve soffice e silenziosa, che scendeva di traverso sotto il cielo grigio.

Avrei potuto seguire le tue orme fin dove lo sguardo avesse permesso e poi ti avrei raggiunto ad occhi chiusi, ovunque tu fossi andato e ti sarei stata vicina stringendomi al tuo cappotto per ripararmi dal freddo.

Erano mie, quelle orme, così come mio è il ricordo del tuo odore, la sensazione delle tue labbra sulla mia pelle, il pungere piacevole della tua barba incolta.

Invece il tuo andare si è dissolto e sono rimasti solo i miei sospiri, la tua ombra nelle stanze buie, l’eco lontano delle tue risate.

E quando la neve si è disciolta il tuo passaggio si è inzuppato d’acqua, si è trasformato in uno straccio pesante e freddo che ha avvolto il mio cuore e dal quale ho strizzato via solo lacrime, solitudine e sofferenza.

Poi il sole è tornato a splendere e i fiori che avevi coltivato sono sbocciati. Dalle finestre aperte ho sentito il profumo dell’aria nuova e il ronzio della danza delle api.

Una speranza mi è nata in petto e quei sospiri si sono trasformati in malinconici sorrisi.

Un giorno, poi, le cicale si sono messe a cantare e il mio respiro si è fatto affannoso, il caldo un po’ più insistente.

La penombra della casa con le persiane chiuse conciliava il sonno e allora ti ho sognato più volte, sotto l’ombra degli alberi in giardino a progettare il futuro, con lo sguardo lontano oltre le montagne, chissà, forse già a scorgere l’orizzonte al di là del mare, l’America.

La tua voce era tanto vera che alle volte ho aperto le imposte e guardato fuori sicura che ti avrei rivisto lì, come se non fossi mai partito.

Invece il paese sembrava morto, abbandonato. Solo le campane della chiesa che scandivano le ore e la mia litania quotidiana hanno diradato le mie paure.

E poi improvvisamente abbiamo riacceso i camini e la coperta del letto è tornata ad essere troppo grande. Era così bello accoccolarsi e scaldarsi l’un con l’altra, amarsi a bassa voce senza aver timore delle tenebre, vivere il presente, il momento, senza pensare alla morte.

Ma tu hai sempre rincorso il futuro, è là che ogni volta trovavi un po’ di pace. E così oggi che è tornato a nevicare fa più di un anno che te ne sei andato.

Guardo fuori dalla finestra tutto ricoperto di bianco, anche i ricordi che ho di te, i miei sogni, le nostre parole e i nostri gesti.

Chiudo gli occhi e mi pare di sentire lo scricchiolio dei tuoi passi arrivare dalla strada. Sento il tuo abbraccio, i tuoi baci sul collo, e la tua voce che mi sussurra dolcemente che andrà tutto bene.

 

Milena Martin per Redazione VediamociChiara
© riproduzione riservata

 

Foto da Pixabay

Ultimo aggiornamento: 16 febbraio 2024

Hai una domanda da fare? Scrivi alla nostra ginecologa

Se l’argomento ti interessa iscriviti a VediamociChiara per ricevere ogni mese tutti gli aggiornamenti sulle nostre novità e sui nostri eventi gratuiti

Scopri la convenzione con i farmacisti di RedCare riservata alle iscritte a VediamociChiara

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 Seguici anche sui nostri nuovi profili social

Resta connesso

I numeri di VediamociChiara

VediamociChiara è il portale scelto da oltre 12 milioni di utenti

I podcast scaricati da VediamociChiara negli ultimi mesi sono oltre 100.000

Il numero delle iscritte al nostro portale ha superato quota 500.000

Se vuoi saperne di più visita la nostra pagina le statistiche di visita di VediamociChiara

I nostri progetti Pro Bono

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors