Gli antinfiammatori sono i medicinali più venduti in farmacia tra quelli senza obbligo di prescrizione (SOP e OTC).
Sempre presenti nella borsetta di giovani donne che non vogliono farsi sorprendere dai dolori mestrualiAntinfiammatori, antibiotici, antipiretici, antistaminici: il prefisso anti- è comune tra le categorie farmaceutiche, probabilmente, per sottolineare l’effetto scudo messo in atto dai medicinali nei confronti di molti disturbi
Alleviano il dolore, curano l’infiammazione, mettono al tappeto i processi infettivi, ci tirano fuori da fastidiose crisi allergiche. C’è un farmaco per ogni malattia e alcuni curano più malattie.
Gli antinfiammatori – Ma quando parliamo di farmaci, sappiamo di cosa parliamo?
Per la febbre è meglio un FANS o un antibiotico?
- Antinfiammatori
- Antibiotici
- Antivirali
- Antiallergici
Gli antinfiammatori
Sono i medicinali più venduti in farmacia tra quelli senza obbligo di prescrizione (SOP e OTC). Sempre presenti nella borsetta di giovani donne che non vogliono farsi sorprendere dai dolori mestruali o da quel cerchio alla testa che rovina l’intera giornata, sono una vasta categoria di farmaci che comprende due grandi gruppi principali:
- Farmaci antinfiammatori steroidei (cortisonici o corticosteroidi);
- Farmaci antinfiammatori non steroidei.
Quest’ultima è la definizione per esteso dei ben noti FANS, che è appunto l’acronimo che li identifica (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei). Appartengono alla categoria dei FANS molti dei farmaci senza obbligo di prescrizione utilizzati perlopiù per il loro effetto antidolorifico: dall’acido acetil salicilico (molecola a tutti nota con il nome di Aspirina®) al paracetamolo (la famosa Tachipirina®), dall’ibuprofene (Moment®), al ketoprofene (Oki®). Alcuni tra questi farmaci sono reperibili come SOP o OTC in formulazioni a basso dosaggio, ma richiedono la prescrizione medica per i dosaggi più alti: è per esempio il caso del diclofenac, molecola del medicinale con il brand name Voltaren®.
Gli antinfiammatori – Come agiscono?
I farmaci antinfiammatori (o antiflogistici), come suggerisce il loro nome, agiscono sul processo infiammatorio, mitigandone l’entità e i segni (edema, dolore, aumento della temperatura corporea etc.).
Il gruppo dei FANS comprende farmaci dalle caratteristiche chimiche e molecolari molto diverse, ma accomunati dal meccanismo d’azione e dagli effetti conseguenti alla loro somministrazione; sebbene con intensità diverse, essi svolgono sono di tre tipi:
- antiflogistici o antinfiammatori
- antipiretici o antifebbrili
- analgesici o antidolorifici
Gli antinfiammatori – L’azione antipiretica
Permette di contrastare la febbre e in alcune molecole, come il paracetamolo, si riscontra una maggiore efficacia antipiretica rispetto ad altri medicinali della stessa categoria, ma associata ad un’azione antiflogistica e antalgica piuttosto blanda. L’azione analgesica (o antidolorifica) dei FANS è efficace sul dolore di lieve e media intensità.
Gli antinfiammatori – Quando si usano gli antinfiammatori?
L’efficace azione antidolorifica fa degli antinfiammatori, e nello specifico dei FANS, i farmaci più frequentemente richiesti in farmacia: quelli senza obbligo di prescrizione sono indicati per alleviare e risolvere i piccoli disturbi, causa di dolori di lieve entità. Quando il dolore è più forte e la reazione antinfiammatoria porta ad una certa compromissione della funzione – come nel caso di un trauma sportivo non grave, ma che limiti i movimenti, di un post-operatorio o dopo una seduta dal dentista – allora, sarà il medico a valutare l’eventuale ricorso ad un antiflogistico con dosaggio più alto e pertanto, non dispensabile senza la prescrizione.
Gli antinfiammatori – Quali sono gli effetti collaterali?
L’apparato digerente è l’organo che più risente degli effetti “non desiderati” degli antinfiammatori. Per tale ragione, viene sempre raccomandato di assumere tali medicinali a stomaco pieno, ossia dopo i pasti e sempre secondo le indicazioni previste, evitando di prolungare il trattamento senza prima avere consultato il proprio medico. Esagerare, infatti, e non tenere conto dei rischi associati ad un uso incongruo può condurre alla formazione di ulcere della mucosa di rivestimento dello stomaco che, in taluni casi, possono richiedere un trattamento d’urgenza per arrestare l’emorragia.
L’assunzione del farmaco non va associata al consumo di alcol, e nel caso si assumano altri medicinali è fondamentale consultare il medico per valutare le possibili interazioni farmacologiche o la presenza di condizioni che controindichino l’uso del medicinale.
Dott.ssa Serenella Corvo per Redazione VediamociChiara
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Fonti
– Sito internet Ministero della Salute;
– Gruppo di lavoro OsMed. L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto nazionale
– Sito internet Farmacovigilanza.
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Take Home Message
I farmaci antinfiammatori agiscono sul processo infiammatorio, alleviano il dolore, curano l’infiammazione, mettono al tappeto i processi infettivi e dalle crisi allergiche.
L’apparato digerente è l’organo che più risente degli effetti “non desiderati” degli antinfiammatori, è per questo che la loro assunzione viene sempre raccomandata a stomaco pieno.
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Una risposta
Ho trovato molto utile questa serie di articoli sui farmaci e mi ha chiarito molto dubbi e preplessità. Grazie