Antibiotici: come agiscono esattamente?
Si tratta di farmaci composti da sostanze antibatteriche (naturali e sintetiche) che hanno la funzione di combattere le infezioni batteriche.
In particolare l’azione degli antibiotici è quella di rallentare, arrestare la crescita o uccidere determinati Batteri. Proprio per via di queste loro proprietà, soprattutto negli ultimi decenni, il loro impiego è stato sempre in crescita. Ma a causa di questo uso disinibito, spesso al di fuori di ogni prescrizione medica, la loro efficacia si è andata progressivamente compromettendo. Vediamo perché.
Come agiscono gli antibiotici. Conoscere meglio questi farmaci
La scoperta degli antibiotici avvenne quasi per caso da Alexander Fleming: il medico britannico che, in breve, scoprì che alcune sostanze naturali prodotte da microrganismi (soprattutto funghi) uccidevano altri microrganismi. Gli antibiotici hanno dunque un’origine naturale e molte di queste molecole naturali sono state modificate in laboratorio.
Gli antibiotici oggi sono fondamentalmente di due tipi:
- Ad ampio spettro, che agiscono su molte specie di batteri, e quindi coprono una grande varietà di infezioni;
- A spettro limitato, che hanno un’azione più selettiva, mirata verso alcune infezioni in particolare.
Antibioticoresistenza
Il fenomeno della resistenza a questa tipologia di farmaci è noto agli scienziati da diversi decenni. Un recente studio inglese, finanziato dal Wellcome Trust e condotto dall’Università londinese Birkbeck in collaborazione con l’University College London (UCL), ha mostrato per la prima volta il processo che permette ai batteri di passarsi tutte le informazioni genetiche relative alla loro sopravvivenza. Un processo che consente lo sviluppo di forme di resistenza, in particolare rispetto ai farmaci ospedalieri.
In cosa consiste la resistenza agli antibiotici
Quando un batterio è resistente agli antibiotici, riesce a moltiplicarsi anche a dispetto della terapia farmacologica somministrata. In pratica, l’antibiotico non riesce più a combatterlo e risulta essere inefficace.
Questa resistenza acquisita è un processo che si innesca quando il materiale genetico del batterio presenta delle informazioni “nuove”, per mutazioni genetiche o meccanismi di trasferimento genico.
Il “punto forte” dei batteri non sta solo nella loro velocità di riproduzione, ma anche nella capacità di scambiarsi parte del materiale genetico tra loro. Dunque se un batterio diventa resistente ad un determinato antibiotico, esso è in grado di passare questa “informazione” ad altri batteri, “donando” loro un frammento di DNA.
I batteri resistenti possono, ad esempio, produrre enzimi che modificano o inattivano l’antibiotico, impedire la penetrazione del farmaco nella cellula batterica o modificare la struttura su cui agisce l’antibiotico.
Come agiscono gli antibiotici – Inutili contro i virus
Una delle cose più importanti da sapere sugli antibiotici è che vanno assunti contro infezioni batteriche e non per combattere i Virus, verso i quali sono assolutamente inefficaci. Per la cura di infezioni virali, come l’influenza e il raffreddore, il loro utilizzo, oltre ad essere inefficace, può rivelarsi addirittura dannoso.
Prima di tutto il medico
Per capire se il proprio malessere è di origine virale o batterica è sufficiente rivolgersi al medico; sarà lui ad indicarci, qualora lo ritenesse opportuno, una terapia antibiotica, il dosaggio giornaliero (ad esempio quante compresse assumere entro le 24 ore) e i tempi di assunzione (gli intervalli tra un’assunzione e l’altra).
Ma bisogna essere molto attenti. Per il successo della terapia è assolutamente necessario seguire le prescrizioni mediche; sospendere la terapia in maniera arbitraria, perché si pensa si esser guariti, è la peggiore decisione che si possa prendere. Gli eventuali batteri ancora presenti nel nostro corpo potrebbero approfittare della sospensione del farmaco e diventare così più resistenti.
Inoltre, la confezione non va conservata per usi futuri. Il dosaggio di farmaco rimasto potrebbe non bastare e, soprattutto, ogni caso di malattia è diverso, perciò il consulto col medico rimane obbligatorio per non peggiorare il proprio stato.
Per migliorare l’efficacia della terapia, è particolarmente importante eseguire l’antibiogramma, un esame che permette di valutare se un batterio è sensibile o resistente ad un determinato antibiotico. Si tratta di un esame molto utile per scegliere la terapia antibiotica più adatta per specifiche infezioni.
Come agiscono gli antibiotici – Effetti collaterali
L’antibiotico, come tutti i medicinali, presenta degli effetti collaterali. Uccide i batteri patogeni (quelli dell’infezione), ma anche quelli “buoni” della flora batterica. La flora batterica intestinale può subire un cambiamento in seguito ad una terapia antibiotica, provocando, ad es., diarrea. Per un lieve malessere di questo tipo ci si può comunque rivolgere al medico, oppure utilizzare l’appropriato farmaco di automedicazione.
Dott.ssa Luana Longo farmacista per Redazione VediamociChiara
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Take Home Message
Come agiscono gli antibiotici – Scoperti per caso dal medico britannico A. Fleming, gli antibiotici sono farmaci capaci di rallentare, arrestare la crescita e uccidere determinati batteri. Associati erroneamente come rimedio ideale per l’influenza (che invece è di natura virale), andrebbero presi sempre dietro prescrizione medica.
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Una risposta
Finalmente dopo anni di abuso di antibiotici si sta tornando a fare un pò di informazione corretta. Mia suocera li usa ogni volta che ha il raffreddore oppure quando dice di avere l’influenza. Le farò leggere il vostro articolo. GRAZIEEE!!!