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Curare il Mal di Testa – Oltre l’approccio “Fai da te”

Curare il mal di testa - Ma come? - VediamociChiara

Curare il mal di testa con l’approccio “fai da te” solitamente non basta

Anzi, può essere controproducente… Perché solo il medico può diagnosticare le terapie più appropriate, eventualmente richiedendo accertamenti per indagare su potenziali fattori scatenanti – ad esempio cefalee di tipo reumatico, oppure derivanti da intolleranze alimentari o da un contraccettivo orale.

Curare il mal di testa – Farmaci e terapie

Nei casi più complessi con attacchi molto frequenti o particolarmente dolorosi – sarà utile anche un controllo neurologico oppure la visita presso un ambulatorio specializzato o un Centro Cefalee, solitamente all’interno delle strutture ospedaliere.

La ricerca della cura miracolosa è un po’ come la ricerca del Graal: lunga, perigliosa, oggetto di narrazioni e leggende.  Ogni paziente ha una sua storia, un percorso intrapreso, e non tutti hanno raggiunto la meta. Però, secondo la Lega Italiana Cefalalgici, ci sono buone prospettive per il futuro.  Ma andiamo con ordine

Ad oggi l’efficacia dei farmaci è modesta: si stima che le cure preventive funzionino solo nel 50% dei casi, mentre le terapie per contrastare un attacco in corso raggiungono un’efficacia del 70%. Ma i farmaci, anche i più performanti, presentano controindicazioni ed effetti collaterali, che possono renderli inadatti a determinate fasce di età o a pazienti con altre patologie.

Fra le classiche soluzioni per alleviare il dolore bisogna annoverare gli antinfiammatori

Hanno un buon effetto analgesico sui mal di testa più leggeri. Ma risultano poco utili per emicranie e cefalee di una certa intensità. Se da un lato offrono il vantaggio di essere facilmente disponibili (essendo farmaci da banco, non è necessaria una prescrizione medica), dall’altro sono solitamente inefficaci per contrastare i sintomi che spesso accompagnano gli attacchi (nausea, vomito)  e a lungo andare possono danneggiare le pareti dello stomaco. Meglio non abusarne!

Curare il mal di testa – I Triptani

Si tratta di farmaci specifici che devono essere prescritti dal medico o dallo specialista. Agiscono sia sul dolore che sui sintomi correlati e sono raccomandati come soluzione per le emicranie che non si placano con i farmaci da banco. Sono veloci e solitamente basta una singola dose per risolvere (in alcuni casi si può prendere una seconda dose, ma devono essere trascorse almeno due ore).

Ai triptani sono associati alcuni effetti collaterali: fra i più comuni registriamo astenia, sonnolenza, nausea, vertigini, insonnia. Le controindicazioni sono anche degne di nota: i triptani devono essere evitati da chi è affetto da ipertensione o è a rischio di malattie coronariche o patologie cerebrovascolari.

Curare il mal di testa – I farmaci di nuova generazione

La ricerca su nuovi farmaci offre anche parecchie speranze per il futuro: nel giro di pochi anni dovrebbero essere disponibili sul mercato farmaci di nuova generazione, basati sui cosiddetti “gepants” e su una nuova sostanza, il lamiditan. Entrambe queste soluzioni non restringono i vasi sanguigni né portano altri effetti di tipo vascolare, quindi saranno adatti anche ai pazienti che non possono utilizzare i triptani.

Curare il mal di testa – Terapie preventive

Quando gli attacchi si moltiplicano, superando i 3 episodi al mese, è possibile intraprendere una terapia preventiva, in modo da impedire l’insorgenza di attacchi o di diradarne la frequenza, riducendo contemporaneamente l’intensità del dolore. Le terapie preventive durano dai 3 ai 6 mesi e solitamente si basano sulle seguenti classi di farmaci:

Ovviamente la terapia più indicata deve essere selezionata dal medico o da uno specialista.

Curare il mal di testa – Terapie alternative

Se le soluzioni farmacologiche sono molteplici, ancora più numerose le possibili soluzioni “alternative”.
È chiaro che in questi casi non è sempre possibile fare riferimento a specifiche ricerche o statistiche, ma i metodi naturali possono sicuramente essere di aiuto, soprattutto quando il mal di testa è ascrivibile a stress, stanchezza, depressione.

Ecco una rapida carrellata di opzioni disponibili:

  • Innanzitutto l’agopuntura: uno studio della Duke University indica che l’agopuntura può essere molto efficace nelle cefalee tensive. Anche i massaggi (in particolare i massaggi cranio-sacrali) hanno un effetto rilassante sui muscoli di schiena e collo. Alleviano lo stress e la tensione e quindi “sciolgono” il mal di testa;
  • I fiori di Bach armonizzano l’interazione fra la nostra psiche ed il fisico: uno fra i preparati più utilizzati è il Rescue Remedy, utile per far fronte ad attacchi di ansia o altre situazioni di emergenza in cui si chiede al corpo di “reggere botta”;
  • L’omeopatia fornisce una serie di trattamenti specifici, ad esempio:

 – Arsenicum album – Consigliato soprattutto per le cefalee  derivanti da stress;
 – Cimicifuga e Pulsatilla – Entrambi consigliate per il mal di testa derivante da sbalzi ormonali durante il ciclo o in menopausa;
 – Nux vomica – Uno dei migliori rimedi per il mal di testa da abuso di alcool o da indigestione;
 – Spigelia – Per la cefalea a grappolo.


Attenzione!

Anche in omeopatia il “fai da te” può essere controproducente. Meglio consultare un omeopata per identificare il trattamento più adatto! Infine tisane, aromaterapia e olii essenziali sono utili per rilassarsi e disintossicarsi. Se poi proprio non avete niente di prontamente disponibile…  provate una doccia ben calda (rilassa i muscoli) o dei cubetti di ghiaccio sulla fronte. Saranno rimedi della nonna ma… meglio di niente!

Redazione VediamociChiara
© riproduzione riservata

Take Home Message
Per chi soffre di mal di testa l’approccio “fai da te” solitamente non basta, anzi può essere controproducente. Tra le soluzioni ci sono gli antinfiammatori, i triptani e i farmaci di nuova generazione. Tutti vanno presi solo dopo aver consultato uno specialista. Inoltre c’è la prevenzione e le terapie alternative. Agopuntura, omeopatia ed i fiori di Bach. Che possono offrire un aiuto in più, ma sempre se seguiti da uno specialista.

Tempo di lettura: 3 minuti

Ultimo aggiornamento: 12 febbraio 2024

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