Emicrania… cefalea… avere mal di testa è una cosa comune, praticamente normale. Ma qual è l’approccio giusto per curarlo?
Familiari, amici, colleghi, compagni di scuola… nessuno sembra essere immune – anzi, quando incontriamo qualcuno che ci dice di non soffrire di mal di testa, lo guardiamo come se fosse un marziano.
Mal di testa: un disturbo diffuso
I Centri Cefalee stimano che questo disturbo colpisca 6 milioni di italiani ogni anno, di cui 4 milioni sono donne. Spesso gli episodi di mal di testa sono conseguenza delle fluttuazioni ormonali, tipiche dell’universo femminile. Nell’uomo, gli ormoni sono più stabili e questo è il motivo perché gli uomini sono meno colpiti dall’emicrania. Esiste, inoltre, una predisposizione genetica: nel 50% dei casi chi soffre di mal di testa ha un parente che ne è affetto.
Esistono varie forme di mal di testa, vediamole una per una.
Emicrania
L’emicrania è una delle forme più comuni di mal di testa, suddivisa in 2 tipi: senza aura (85% dei casi) e con aura (10-15% dei casi). È più diffusa fra le donne, in età prepuberale e dopo i 50 anni. L’emicrania “con aura” è preceduta da sintomi transitori che annunciano l’attacco, di solito di durata breve, da 5 minuti a circa un’ora: disturbi visivi (annebbiamento della vista), formicolio di un braccio e/o di metà del viso, difficoltà di concentrazione e nel trovare le parole.
Cefalea di tipo tensivo e a grappolo
La prima è il classico cerchio alla testa, che colpisce indifferentemente uomini e donne di qualsiasi età.
La cefalea a grappolo è una delle forme più dolorose, paragonata solitamente alle coliche renali o al parto. Colpisce maggiormente gli uomini, ogni attacco può durare ore e spesso gli attacchi sono numerosi all’interno di una giornata.
Cefalea primaria trafittiva
La sensazione è quella di una fitta brevissima (fitte di pochissimi secondi) che colpisce una parte della testa compresa tra occhio e tempia. Si tratta di una cefalea benigna, un tempo chiamata cefalea a colpo di piccone. Non lascia strascichi.
Cefalea catameniale
È il mal di testa da ciclo dovuto a fluttuazioni ormonali. In genere, compare 3-4 giorni prima dell’arrivo del flusso e dipende dal brusco calo degli estrogeni. A volte perdura anche durante i giorni del flusso. Si accompagna a nervosismo, ansia, insonnia, tensione al seno, aumento di peso e difficoltà di concentrazione. Un’alternativa ai comuni antidolorifici è l’agopuntura. Con un ciclo di 6-10 sedute si combatte il dolore, perché l’inserimento degli aghetti permettono il rilascio di diversi neurotrasmettitori, tra cui le endorfine, sostanze del benessere. Inoltre, diminuiscono la vasodilatazione che è all’origine del dolore.
Quando è colpa del naso
Esiste anche la cefalea causata da alterazioni del naso o dei seni paranasali. Il dolore si localizza a livello di sopracciglia, fronte e zigomi e può dipendere da:
- Ipertrofia dei turbinati
- Deviazioni del setto
- Poliposi
- Sinusite
La diagnosi è di competenza dell’otorinolaringoiatra che richiederà una TAC del massiccio-facciale.
Quando è colpa del collo
Problemi al collo possono causare mal di testa, chi non soffre di artrosi cervicale? Altre cause possono essere una protrusione discale, quindi una leggera sporgenza del disco intervertebrale, oppure una vera e propria ernia, quando c’è una compressione maggiore del disco e la formazione di una vera e propria protuberanza laterale. La conseguenza è dolore e rigidità di nuca, collo e spalle e compressione dei nervi coinvolti.
Come curare mal di testa ed emicrania?
Per la maggior parte delle persone, oltre ad essere cosa comune, il mal di testa è un affare semplice. Quando è episodico, si prende una pasticca e passa. Poi ci sono quelli che soffrono in silenzio, quelli che hanno bisogno di più di una pasticca, quelli che cambiano farmaco di tanto in tanto… E via a scalare, verso forme invalidanti che hanno un impatto considerevole sulla capacità di relazionarsi, studiare, lavorare.
Dalle terapie alternative alle ultime scoperte farmacologiche, chi soffre di mal di testa ha di fronte a sé una vasta gamma di possibilità: peccato che questo a volte rappresenti un boomerang, perché in molti casi il paziente si trova ad esplorarle senza avere una vera e propria guida.
Quali farmaci usare?
Il mal di testa a volte compare per colpa dello stress, peggiora facendo attività fisica e può accompagnarsi a nausea, fastidio verso luce, odori e sapori. Se gli episodi sono occasionali è sufficiente un antinfiammatorio da banco. Ai primi sintomi, infatti, vogliamo tutti evitare che “ci scoppi”.
Quando il mal di testa deriva da un disturbo al naso, la cura iniziale è a base di spray al cortisone da usare secondo indicazione medica, se non si risolve si procede chirurgicamente per correggere l’alterazione. Quando invece deriva dalla cervicale, per migliorare la situazione ci si può sottoporre a sedute di ozonoterapia che ha effetto antinfiammatorio e mio-rilassante.
Nelle forme più complesse, spesso i rimedi più comuni non sono sufficienti, ed è opportuno rivolgersi ai centri specializzati.
Esiste una classe di farmaci specifica per il trattamento dell’emicrania. Sono chiamati “triptani”. Ne esistono 6 tipi diversi e agiscono come vasocostrittori, legandosi ai recettori della serotonina, e limitando le fitte causate dalla vasodilatazione cerebrale. Sono efficaci poiché il 36% dei casi di mal di testa è dovuto a squilibri della serotonina. I triptani vanno assunti ai primi sintomi ed agiscono entro un’ora. Sono sotto obbligo di prescrizione, per cui occorre rivolgersi al proprio medico, o meglio, al centro cefalee della tua zona.
Le cure per il mal di testa cronico
Il mal di testa si definisce cronico se compare per almeno 15 giorni al mese, per tre mesi di seguito o più. In questi casi ci si deve rivolgere al Centro Cefalee perché ci sono terapie specifiche per le forme croniche: botulino e anticorpi monoclonali.
La tossina botulinica prevede trattamenti ogni tre mesi, riduce gli attacchi nel 50% dei casi. Gli anticorpi monoclonali bloccano una piccola proteina, responsabile degli attacchi di mal di testa, e vengono assunti ogni mese mediante iniezione sottocutanea (addome o coscia). Riducono le crisi almeno nel 65% dei casi. Talvolta la forma cronica è il sintomo di una patologia sottostante per cui il medico può richiedere una tac, una risonanza o altri approfondimenti.
L’alimentazione come cura per il mal di testa
Anche l’alimentazione giusta può aiutare a combattere il mal di testa. Il consiglio è seguire la dieta mediterranea eliminando i cibi spazzatura. Buona regola è consumare il 20-30% delle calorie totali a colazione, poi a pranzo il 40% e la sera cenetta leggera e possibilmente entro le ore 20. Rispettare queste regole, riduce gli attacchi.
Ci sono poi dei nutraceutici, sostanze attive, che aiutano a tenere sotto controllo il mal di testa, soprattutto negli adolescenti. Ecco un elenco dei più efficaci:
- Magnesio
- Vitamina B2
- Coenzima Q10
- Ginkgo biloba
- Partenio
>>> Tra le fonti di questo articolo segnaliamo:
>>> Si è parlato di questo argomento anche su:
- Starbene, numero 1
- Donna Moderna
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Take Home Message
Emicrania, mal di testa, cefalea. Sono tante le modalità e le intensità in cui si manifesta questo disturbo diffusissimo. Spesso il classico analgesico non è sufficiente per farla passare. Rivolgersi ad uno specialista è la scelta migliore per arginare un disturbo che può arrivare anche a forme invalidanti.
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