Alimentazione e tumori. Che relazione c’è?
Tumore e alimentazione. Parliamo di cibi e supercibi e cerchiamo di capire quanto c’è di vero dietro questo binomio e cos’altro possiamo fare per la nostra salute, oltre ad onorare la dieta mediterranea ogni volta che ci mettiamo a tavola
Alimentazione e salute, compresa anche quella del pianeta Terra
Sul legame tra alimentazione e tumori circolano molte informazioni sia in termini positivi – alimenti esaltati per il loro potere antitumorale – sia in termini negativi, con alimenti indicati come pericolosi.
Parliamo di carne rossa. Negli ultimi decenni il consumo è aumentato a livello globale, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Crescente anche il rischio, comprovato, che il suo consumo, specialmente se lavorata, può essere associato ad un aumentato rischio di diverse importanti malattie croniche.
Ma gli argomenti connessi alla nostra salute non sono scollegati dal resto. Non bisogna essere Greta Thunberg per capire che la produzione di carne rossa comporta anche un onere ambientale: la salute umana non può prescindere dalla “salute del pianeta” (Fonte: PubMed).
Alimentazione e tumori – Ma che dice l’OMS in proposito?
Il consigliere mondiale in fatto di salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), quello a cui tutti si appellano ogni volta che c’è un problema legato al nostro benessere ed il suo contrario, la malattia, ci annuncia un fatto che non lascia dubbi, neanche ai più scettici tra noi:
Con una dieta sana ed equilibrata si potrebbero evitare circa un terzo delle malattie cardiovascolari e dei tumori.
E quindi di conseguenza, sì, per rispondere alla domanda che dà il titolo a questo articolo. Ma non finisce qui: riportiamo le indicazioni preziose sotto forma di decalogo sempre legate ad alimentazione e stile di vita:
- Evitare l’obesità anche mantenendosi fisicamente attivi, grazie ad un regolare esercizio fisico
- Limitare il consumo di alimenti molto calorici ed evitare il consumo di bevande zuccherate
- Basare la propria alimentazione su alimenti di provenienza vegetale, possibilmente con cereali non industrialmente raffinati e legumi in ogni pasto, e un’ampia varietà di verdure non amidacee e di frutta
- Assumere cinque porzioni di frutta e verdura al giorno (e no, le patate non sono verdure)
- Limitare il consumo di carni rosse (ovine, suine e bovine)
- Evitare il consumo di carni conservate
- Limitare il consumo di bevande alcoliche
- Limitare il consumo di sale (non più di 5 g al giorno) e di cibi conservati sotto sale
- Evitare cibi contaminati da muffe (in particolare cereali e legumi)
- Assicurarsi un apporto sufficiente di tutti i nutrienti essenziali attraverso un’alimentazione variegata ed equilibrata
E quella storia dei “Supercibi” (o superfood)?
Quando si parla di “supercibi” che cosa si intende esattamente? Sarà utile anche qui una lista:
- Aglio e cipolla
- Avena
- Barbabietola
- Crucifere (broccoli, cavoli, etc.)
- Curcuma
- Frutti rossi (mirtillo, ribes, etc.)
- Limone
- Frutta secca (mandorle, nocciole, castagne, etc.)
- Tè verde
- Fibre (derivanti da farine integrali)
Per ciascuno di questi non mancano studi che dimostrano gli effetti benefici sulla salute. Ma in nessun caso si riesce a dimostrare, senza ombra di dubbio, che mangiandone si terrà il cancro fuori dalla nostra vita. Questo perché – purtroppo – non esiste una dieta specifica anti-cancro. Vale più uno stile di vita che tenga conto del decalogo di cui sopra. E sottolineiamo l’importanza di un’alimentazione variata, che assicuri tutti i nutrienti necessari per preservare le difese immunitarie e indirettamente per contribuire a prevenire alcune forme tumorali.
Ok, ma che fine ha fatto la storia della carne rossa e il tumore…?
Sempre chiamando in causa l’OMS: nell’ultima revisione dell’International Agency for Research on Cancer (IARC) sono state inserite le carni lavorate nella lista delle sostanze cancerogene e le carni rosse in quella delle probabilmente cancerogene. Vi ricorderete il fatto, visto che con titoli pieni di allarmi, i quotidiani nazionali hanno iniziato a seminare il terrore tra le famiglie italiane in procinto di fare la spesa.
Chiariamo anche qui. Intanto di che tipo di carne parliamo? Di quelle lavorate, salate, affumicate, trattate con conservanti e prodotti di combustione, la cui presenza è legata ad alcuni tipi di tumore. Ma non basta la carne per ammalarsi: se ad una dieta di questo tipo si associano altri fattori di rischio (ad es. alcol, fumo, sedentarietà, etc.) allora la probabilità di sviluppare malattie cronico degenerative o un tumore aumenta.
Diciamolo una volta per tutte: l’aumento del rischio è legato agli eccessi, la stessa IARC conferma che un consumo settimanale inferiore a 500 g di carne rossa non costituisce un pericolo per la salute. Fondamentale è la qualità, la quantità e la modalità di cottura. La questione in Italia ci tocca meno. Nella Penisola infatti, patria della dieta mediterranea, non conosciamo un consumo di cane così elevato (cfr. con gli Stati Uniti d’America).
Redazione VediamociChiara
©️ riproduzione riservata
Fonte notizia: Humanitas
Per approfondire:
– Red Meat and Processed Meat. IARC Monographs on the Evaluation of Carcinogenic Risks to Humans
– PubMed
…
Take Home Message – Alimentazione Previene i Tumori
Tumore e alimentazione. Parliamo di cibi e supercibi e cerchiamo di capire quanto c’è di vero dietro questo binomio e cos’altro possiamo fare per la nostra salute, oltre ad onorare la dieta mediterranea ogni volta che ci mettiamo a tavola, cercando di capire meglio cosa si nasconde dietro ad inutili allarmismi e prendendo spunto dal decalogo firmato dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità
Tempo di lettura: 4 minuti