Io ai fantasmi ci credo. Agli spiriti, che ne so, a presenze soprannaturali.
Perché un oggetto dovrebbe cadere sul pavimento così, senza un motivo? Un oggetto pesante, con una base ampia, ben appoggiato su una superficie perfettamente orizzontale, lontano da correnti d’aria. Quale spiegazione potrebbe esserci se non l’intervento soprannaturale o la presenza di una qualche entità o forza sconosciuta?
E non crediate sia un caso. No, no, no. Ultimamente mi è successo di assistere a tali cose in varie occasioni o sentire rumori nell’altra stanza sapendo perfettamente di essere sola in casa.
Alle volte sento anche qualcuno che mi chiama, che sussurra il mio nome, spesso durante il sonno, e mi sveglia.
Mia figlia dice che sto diventando pazza, o peggio, che voglio fare impazzire lei.
Abbiamo litigato, mi ha detto che non ci devo nemmeno provare a dire che sia lui. Mio marito. Sì, insomma, il primo.
Il problema è che “la piccola” – la chiamo ancora piccola, ma in realtà è una donna fatta, sposata e con figli – non ha mai superato la morte di suo padre. E sì che ormai di anni ne sono passati.
Erano molto legati e lui, devo ammetterlo, era un papà eccezionale. Adorava la sua piccola bambina. La faceva sentire una principessa ed era l’unico capace di calmarla quando aveva i suoi eccessi di rabbia. Mia figlia è sempre stata una ragazzina piena di energia. Anche troppa, santo cielo.
Quando mi sono risposata è successo un putiferio e lei, per un paio di anni, non mi ha più parlato, fino a quando non è nato il suo secondo. Si dev’essere impietosita, o forse mio genero (brava persona) ci ha messo una buona parola e l’ha convinta. Chi lo sa.
Era da poco morto anche il mio secondo marito e forse, conoscendola, è questo che le ha fatto cambiare idea.
Comunque sia il mio unico dolore era quello di non poter stare coi miei nipoti. Adesso, invece, me li lasciano anche troppo spesso e questo mi innervosisce un po’ perché il martedì e il giovedì ho da fare. Non si discute.
Mi vedo con una persona, un uomo tanto simpatico che mi fa ridere come una matta. In realtà ci siamo conosciuti da ragazzi, c’era stato un colpo di fulmine tra noi, ma poi, sapete com’è la vita, ci siamo persi di vista per tutto questo tempo e adesso ci siamo ritrovati.
È stato come ritornare giovani, come se il tempo non fosse mai passato. Lui mi dice che mi ama, che mi ha sempre amata, che non ha mai smesso di pensare a me.
Così abbiamo deciso di sposarci. La mia unica paura è come la prenderà quella matta di mia figlia, se mi negherà nuovamente di vedere i bambini.
Lui, però, ha ragione, dobbiamo pensare alle nostre vite. Mi ha detto che abbiamo soffocato il nostro amore per troppo tempo e che nessuno, adesso, potrà impedirci di amarci.
È stato proprio in quel momento che la bottiglia di vino, che volevamo aprire per festeggiare il nostro fidanzamento, è caduta chissà come dal tavolo della cucina.
Io non credo sia il mio primo marito, credo sia il secondo. Era un tipo molto geloso e possessivo.
Milena Martin per Redazione VediamociChiara
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