Camminare costituisce un’efficace strategia preventiva nei confronti di molte malattie.
I ritmi frenetici della vita quotidiana, scandita da numerosi impegni, e la tecnologia, che ci consente di fare tutto comodamente alla scrivania o sul divano di casa, lasciano poco spazio da dedicare al movimento e all’attività fisica. Ecco come sapere se stati camminando a sufficienza.
Non siamo nati per stare fermi
L’organismo umano non è nato per l’inattività: il movimento gli è connaturato. Una regolare attività fisica, anche di intensità moderata ha effetti positivi sulla nostra salute fisica e psicologica. Al contrario, l’inattività fisica, secondo l’OMS, l’Organizzazione mondiale della sanità, provoca nel mondo circa due milioni di morti l’anno. Ed è correlata a disturbi come diabete di tipo 2, malattie cardiocircolatorie e tumori.
Camminare rappresenta il primo semplice passo per dedicarci alla nostra salute
Una passeggiata ogni giorno dovrebbe essere una regola per ognuno di noi, perché costituisce un’efficace strategia preventiva nei confronti di molte malattie.
Camminare non richiede uno sforzo fisico eccessivo e permette di fare movimento ogni giorno con costanza senza affaticarci troppo e senza annoiarci. Non servono palestre e tapis-roulant: si possono fare lunghe passeggiate in città, al parco o nella natura.
Tra l’altro, camminare fa bruciare più grassi della corsa. Nel fare jogging infatti il battito cardiaco è più elevato e il fisico tende a bruciare soprattutto gli zuccheri. Quando camminiamo, invece, il ritmo dei battiti è meno accelerato e il fisico, per avere energia, attinge soprattutto alle riserve di grasso.
Camminare, tu lo stai facendo a sufficienza?
Diversi studi hanno dimostrato che per mantenersi in buona salute è necessario compiere almeno 10.000 passi al giorno, che corrispondono a circa 7 km. Questo significa che per avere benefici ottimali per la propria salute occorre camminare per 90 minuti al giorno. Sembra un impegno esagerato, ma in realtà se si lascia la macchina e ci si sposta a piedi si raggiungono in poco tempo!
Per contare i passi puoi indossare un semplice “contapassi” o utilizzare una delle numerose app esistenti.
Per capire che se stai camminando a sufficienza conta quanti passi fai al giorno:
- Fai meno di 5.000 passi? Sei sedentario!
- Se compi tra i 5.000 e i 7.499 passi, sei scarsamente attivo.
- Sei fisicamente attivo se fai tra i 7.500 e i 9.999 passi.
- Se compi più di 10.000 passi, sei altamente attivo.
Cerca di moltiplicare, nel corso della giornata, le occasioni per camminare.
Segui queste semplici regole:
- Evita di utilizzare auto o moto per piccoli spostamenti;
- Se proprio devi utilizzarla, parcheggia la macchina distante rispetto alla destinazione;
- Fai le scale invece di usare le scale mobili o l’ascensore;
- Sfrutta la pausa pranzo per fare una passeggiata.
Camminare è un’attività fisica completa che ha notevoli benefici sulla salute:
- Ottimizza la funzionalità cardio-vascolare, migliore la circolazione e regolarizza la pressione sanguigna, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari;
- Migliora la ventilazione polmonare ed è indicato per chi soffre di asma e bronchite;
- Aiuta a ridurre il peso corporeo (se l’attività fisica è abbinata a una alimentazione controllata);
- Contribuisce a risvegliare il metabolismo ed è un vero e proprio toccasana contro il malfunzionamento della tiroide;
- E’ ottima per favorire la deposizione di tessuto osseo e quindi prevenire e contrastare l’osteoporosi;
- Sviluppa le capacità dei muscoli e delle articolazioni degli arti inferiori;
- Aiuta chi soffre di stipsi e regolarizza le funzioni dell’apparato gastrointestinale;
- Agisce sul controllo dei livelli di colesterolo cattivo, dei trigliceridi e del diabete;
- Diminuisce l’incidenza dei tumori, con effetti ormai evidenti su cancro al seno o al colon e un’azione consistente su molti altri.
Camminare ha anche numerosissimi benefici psicologici:
- Libera endorfine e serotonina, gli ormoni della felicità, che abbassano i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress), aiutandoci a combattere stress e dall’ansia e aumentando ottimismo e vitalità;
- Stimola la creatività, soprattutto se scegliamo di passeggiare immersi nella natura;
- Aumenta la produttività: una camminata durante la pausa pranzo aiuta a combattere il crollo pomeridiano di entusiasmo e attenzione sul lavoro che spesso arriva durante il pomeriggio.
Davanti a tanti questi vantaggi non resta che indossare le scarpe da walking e metterci in cammino!
Redazione VediamociChiara
©️ riproduzione riservata
>>> Tra le fonti di questo articolo segnaliamo:
- Fondazione Umberto Veronesi – Camminare come un farmaco
- Benessere in menopausa – Il Vademecum dell’associazione ONDA – Osservatorio Nazionale per la Salute della Donna e di Genere
>>> Articoli correlati:
- Camminare fa Bene, anche alle Ossa! Come, Quando e a che ora?
- Combattere la Pigrizia è una Questione di Salute
- Vorresti Fare Sport Ma … “Non ho tempo”? Ecco la Soluzione
- In Forma a 50 Anni (anche con le pulizie domestiche…)
- Osteoporosi e Attività Fisica
Un prezioso consiglio finale
Per le nostre interviste del venerdì, abbiamo incontrato Jill Cooper, la personal trainer tra le più note in Italia. Il suo consiglio più prezioso? La sessione di 5 minuti mattutina. Collegati al suo canale Youtube per seguire i suoi esercizi. Noi nella redazione, anche grazie a lei, abbiamo abbandonato le scuse e siamo tornate in pista ?
…
Take Home Message
Camminare costituisce un’attività fisica completa che ha notevoli benefici sulla salute: ottimizza la funzionalità cardio-vascolare, aiuta a risvegliare il metabolismo, aiuta a ridurre il peso corporeo, contrasta l’osteoporosi, aiuta a combattere lo stress e l’ansia. Diversi studi hanno dimostrato che per mantenersi in buona salute è necessario compiere almeno 10.000 passi al giorno, che corrispondono a circa 7 km. Cerca quindi di moltiplicare, nel corso della giornata, le occasioni per camminare.
Tempo di lettura: 5 minuti
Una risposta
sono un’appassionata della camminata, almeno 30 minuti tutti i giorni, per andare in ufficio (al ritorno viene a prendermi in macchina mio marito). Mi sento un’atra donna da quando ho preso questa nuova abitudine (prima andavo con i mezzi!)